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Finale

         

MALEDETTI  RIGORI


Allo stadio polivalente di Aci S.Filippo, sotto un sole cocente (34°C) si è disputata la finale del 1° Memorial Filippo Raciti, a contendersi il trofeo la blasonata squadra della Guardia di Finanza, vincitore anche del trofeo S. Agata  e  La Normanna f.c. alla sua prima partecipazione ad un torneo di calcio. Alla fine l’hanno spuntata le Fiamme Gialle ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari e i successivi supplementari si erano chiusi a reti inviolate, nonostante l’inferiorità numerica dei finanzieri per buona parte del secondo tempo più i supplementari.
 Ma la squadra che ha giocato meglio e creato diverse palle goals, soprattutto nel primo tempo è stata La Normanna, che non è riuscita a concretizzare quanto creato.
La Normanna scende in campo con Pappalardo tra i pali, in difesa Sciacca Pintaldi Spedale e Stracquadanio, a centro campo Florio Bertino G.Ursino R.Ursino, in avanti la coppia Guzzetta Mazzamuto. In panchina F.Bellia Di Manno e Rapisarda. Arbitra il sig. Sinatra di Catania.
Al 12° Guzzetta si invola sulla  fascia sinistra, crossa al centro dell’area, pronta la deviazione a rete di Florio che si infrange sul palo, recupera la palla Mazzamuto che appoggia sul secondo palo per  l’accorrente Bertino che a tu per tu con il portiere si fa respingere il tiro, doppia occasione goal nella stessa azione ma nulla di fatto il risultato non si sblocca.
La Guardia di Finanza manovra bene a centrocampo ma non riesce a rendersi pericolosa, l’ermetica difesa degli Yellows (oggi in maglia bianca) non concede nulla. Si continua con La Normanna che cerca di imbastire nuove trame di gioco, talvolta bene altre volte meno, il duo Bertino- G.Ursino non riescono a far girare palla per come sanno fare, merito anche degli avversari che chiudono bene gli spazi. Al 28° Guzzetta si conquista un calcio di punizione quasi dal limite, sulla palla si presenta lo specialista R. Ursino, ma stavolta il suo tiro a girare è troppo debole per impensierire il portiere Missale.
Il primo Tempo si conclude sullo 0-0 senza alcun intervento del portiere Pappalardo, che a sua volta nel corso dell’intervallo lascia il posto tra i pali a Bellia, esce anche il n. 3 Sciacca autore di alcuni buoni interventi a chiudere sugli avversari, al suo posto entra il n.4 Rapisarda, reduce dall’ottima prova contro l’R.P.C., ma stavolta il Rap apparte i primi minuti non riesce a ripetersi.
Nel secondo tempo la partita scivola via sulla falsa riga del primo, fino al 15° quando il n.18 Ventura molto nervoso in campo e già ammonito viene richiamato dalla sua panchina, durante la sostituzione si avvicina all’arbitro dicendogli qualcosa che ha fatto scattare l’espulsione per il giocatore, da qui le vibranti proteste della panchina delle Fiamme Gialle degenerati in atteggiamenti poco consoni allo spirito della manifestazione e più in generale ai valori che lo sport deve trasmettere. Dopo 5 minuti di interruzione si riprende, gli Yellows cambiano modulo, passano a tre in difesa dando più libertà a Stracquadanio sulla fascia sinistra, la partita in campo è maschia, nonostante ciò non mancano affatto i gesti di fair play tra i giocatori, e come accade spesso nel calcio non sempre chi rimane in 10 ha la peggio, infatti i finanzieri tirano fuori la grinta e non fanno notare in campo l’inferiorità numerica. La Normanna ha il demerito di non riuscire a sfruttare la superiorità numerica, e alla fine pagherà proprio questo.
Al 20° bello scambio Stracquadanio - R. Ursino  - Stracquadanio con questultimo che arriva al tiro che però finisce lontano dai pali difesi da Missale.
Al 25° l’episodio che poteva davvero cambiare il match, sempre lui Stracquadanio scende sulla sinistra entra in area e viene steso nettamente da Cassata, l’arbitro, non supportato assolutamente dal suo assistente di linea,  forse per il clima un po’ teso per l’episodio dell’espulsione, dopo un attimo di esitazione, tra l’incredulità generale estrae un cartellino giallo  per simulazione nei confronti di Stracquadanio che rimane a terra  dolorante per la botta presa e soccorso immediatamente dagli stessi avversari, che con grande onestà ammettono il fallo da rigore che l’arbitro ha negato, ma ormai è troppo tardi per tornare indietro. L’arbitro ha sicuramente sbagliato la valutazione dell’episodio, ma in fondo l’errore fa parte del giuoco, può sbagliare l’arbitro come un giocatore un goal.
I tempi regolamentari si chiudono con la G.diF. in avanti con una conclusione di testa smorzata dall’ottimo Spedale che il portiere Bellia alza sopra la traversa. Successivamente viene espulso dalla panchina della Guardia di Finanza Passanisi, per continue proteste e insulti nei confronti degli avversari.
I tempi regolamentari si chiudono con il punteggio inchiodato sullo 0-0.
Nulla di significativo da segnalare nel corso del primo tempo supplementare, mentre nel secondo tempo supplementare un occasione rete per parte. Inizia La Normanna con pallone servito da G.Ursino verso Mazzamuto, che si gira supera il n.16 Cassata e tira da 6-7 metri fuori dall’area, la palla supera il portiere Missale e si stampa sulla traversa, ancora un altro legno a negare il vantaggio a La Normanna. Subito dopo ci pensa Cassata a scaldare le mani al portiere Bellia. Calcio di punizione dalla trequarti gran bolide diretto sotto l’incrocio dei pali, ma l’Uomo Ragno SuperCiccio Bellia vola a deviare in calcio d’angolo con applausi scroscianti di tutti i presenti.
Finiscono cosi anche i tempi supplementari e nella penombra si vanno a battere i calci di rigore.
Iniziano bene  gli Yellows con Rapisarda che mette dentro la palla del vantaggio, ma successivamente prima Mazzamuto, con un tiro angolato ma debole e poi R.Ursino, che manda alto sopra la traversa, regalano il trofeo alle Fiamme Gialle, a nulla sono valse le altre realizzazioni di Stracquadanio e Bertino.
Peccato, un occasione mancata  per conquistare un trofeo che per il gioco espresso in campo soprattutto nel primo tempo e per il numero di palle goal create La Normanna meritava di Vincere, di contro merito ai nostri avversari che per 40 minuti circa hanno giocato in inferiorità numerica riuscendo ad imbrigliarci bene portandoci fino ai calci di rigore.

I.M.                  

 

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